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Autosostentamento: consigli e dritte

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Scusa, smetto una specie di "cappello" per agevolare la comprensibilita' dell'intera discussione.

Ok, lo scenario e' questo: non si vede la luce alla fine del tunnel.
Le scorte finiranno (se non sono gia finite) e non c'e' parvenza ri ritorno alla normalita' (il perche e' poco importante)
E' ora di prodursi le cose.

Da dove partiamo? quali sono le prime necessita'? quali sono le cose piu facili da produrre?

Il mio punto di vista:
Oltre all'acqua che pero' possiamo solo raccogliere. parliamo di alimentazione
cosa ci serve?
essenzialmente tre cose: carboidrati,proteine, grassi.
ora per sopravvivere posso anche mangiare la peggior sbobba del mondo tutti i santi giorni, e' euna vita di merda ma sopravvivo. (e nel frattempo mi attrezzo per diversificare)

CARBOIDRATI:
il piu semplice e' la patata, la puoi coltivare quasi ovunque in italia, puoi partire dalle patate che hai in casa.
non ti serve alcun supporto tecnologico.
Mi spiego, il grado non cresce ovunque, poi lo devi mietere, trebbiare e macinare...la patata e' "pret a manger",
fonte secondaria di carboidrati: la frutta, mele pere, susini, ecc ecc. e le potature le puoi usare come combustibile.

PROTEINE
carne...ergo pollame in primis.
Siamo abituati a vedere (nei film) la contadina che butta sementi alle galline facendo piooo pioOo..in reaLta la gallina e' onnivora.
Se si adibisce a compostiera aperta la stessa zona dove si fanno razzolare le gallinee questa zona e' abbastanza ampia, in pratica le galline si trovano da mangiare da sole.

Seconda scelta: il piccione,
estremamente prolifico e si va a cercare il cino da solo. usatissimo durante il medioevo come finte di cibo durante gli assedi.
3' scelta i conigli, anche loro prolificano come ...."conigli" appunto..:-) bisogna stargli un po' piu dietro rispetto alle galline.

da li automaticamente ricaviamo anche i grassi.

a questo punto siamo in grado di sopravvivere possiamo dedicarci migliorere lo stile di vita, impiantando un orto con diverse varieta di ortaggi, erbe aromatiche e officinali ecc ecc...

Eviterei i farinacei,anche storicamente hanno sempre richiesto cooperazione tra molte famiglie per essere prodotti e i grossi animali, (maiali, bovini, ovini) perche sono piu difficili da macellare e diventa piu complicato conservarne la carne.

just my two cent

Larsen, il Lupo

#43569

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  • lupo bianco888
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SEI veloce nelle Risposte e hai detto delle cose molto giuste,condivido,......ma io ripenserei alle ultime cose dette.Premetto che prediligo l'alta collina e la montagna del nord italia .Una cosa che non devi sottovalutare e'la cooperazione tra poche e affiatate famiglie in un borgo isolato,l'aiuto reciproco e'fondamentale perché solo cosi si puo pensare di riuscire ad andare avanti con meno supplizio.CIO influisce a mio parere a una maggior produzione di materie alimentari ortofrutticole di prima necessita,un allevamento modesto di animali anche di media pezzatura, come pecore capre e maiali...o vacche da latte.Non si puo pensare di riuscire a fare tutto da soli.......io dico pochi ma buoni,il più possibile lontano dai pazzi inferociti dei centri urbani

#43573

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E gia' e' vero il farro!!!, mi pare che riesca a crescere selvatico in diversi tipi di terreno e a diverse altitudini.

#43574

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Comunque Larsen,hai ragione, le galline non dovrebbero mai mancare......il mio povero nonno non avrebbe passato la guerra senza galline .....e anche qualche maiale!

#43575

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Specifico un concetto, ho fatto un elenco, sicuramente impreciso, incompleto e con errori di quello che uno dovrebbe fare se fosse costretto dagli eventi.
La cooperazione va ovviamente ricercata.
non sono cosi lupo :-)

#43583

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Prepping e autosostentamento: come convivono.

Parlo assolutamente ed esclusivamente del mio personale punto di vista.
Oggi non ho interessa ad avere un orto che mi consenta di sostenermi totalmente cosi come non ho interesse ad avere un pollaio, una piccionaia o dei conigli, attualmente il rapporto costo/benefici sono ancora a favore del supermerato ma nel caso cambiasse la situazione non posso fare a meno di domandarmi.

1) quanto deve essere grande il mio orto per produrre cibo a sufficienza per me e la mia famiglia?
2) ho questo spazio?
3) in caso aaffermativo dove posso posizionarlo?
4) Dove e come conservo la produzione visto che non la si puo' dosare durante l'anno
5) quanto deve essere grande il mio pollaio?
6) qual'e' il posto migliore per metterlo
e cosi via..la lista e' lunga.

quindi inizio a documentami su come costruire quello che mi serve, e riprogetto lo spazio a disposizione per ottimizzarlo, insomma mi creo una sorta di "piano" in modo che, nel momento del bisogno parto il quarta con il processo di adattamento.

#43585

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sicuramente per avere un orto che permetta una rotazione di cibi annuali per tutta la famiglia o per avere un semplice pollaio richiederebbero molto spazio e risulterebbe impossibile e improbabile riuscirci in centri abitati o nella prima periferia adiacente ai centri urbani. Solo avere un pollaio significa che odori e rumori richiamerebbero gli istinti degli affamati.
gli orti poi sarebbero una delle prime cose prese di mira quando i supermercati fossero vuoti.
Potrebbe essere molto agevolato chi vive in un borgo rurale abbastanza isolato( per ricercare il gruppo dei pochi ma buoni) oppure chi possiede un BOl isolato ed appartato per approntare un orto o un piccolo allevamento .
Questi luoghi però dovrebbero essere molto ma molto nascosti e difficili da raggiungere perché in caso di crisi molti balordi si metterebbero in cammino alla ricerca del cibo facile.
Chi possedesse quindi questi beni (orto grande e pollaio) dovrebbe organizzarsi bene alla difesa e stare sempre allerta, anche di notte.

Orti e pollai li vedrei molto bene solo in un caso: protetti costantemente e difesi da un gruppo di persone che collaborano e si uniscono per la loro sopravvivenza e posti in aree geografiche abbastanza remote


candida come la seta del paracadute sia sempre la nostra fede e indomito il coraggio. FOLGORE.
#43608

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Daniele ha come sempre dato una risposta esemplare ,...per questo argomento non si potevano dire cose piu azzeccate, , confermo pienamente! Un orto comprensivo di alberi da frutto, in pianura potrebbe essere di anche soli 1000 metri per il fabbisogno di una famiglia ,per poter eseguire la rotazione correttamente. Attualmente in prossimità di un centro abitato e' vietato qualsiasi forma di allevamento anche se piccolo.
Confermo che orto e pollaio o allevamento autosostenibili, in un caso come quello che intendiamo noi, va fatto in un luogo altamente nascosto......e io ho scelto la montagna, uno in appennino e il prrossimo, appena lo trovo , sulle dolomiti orientali a una altitudine ragionata

#43610

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Scegliendo la montagna come rifugio,l'autosostentamento risulterà comunque più difficile per via del clima e la produzione sara piu limitata e con meno varietà.Bisognerà disporre di diversi ettari di terreno x un discreto allevamento di animali da latte e un circoscritto orto e pollaio famigliare da tenere sott'occhio per le inevitabili incursioni da parte dei predatori selvatici.Conpensare il tutto con i frutti selvatici di bosco,l'auto produzione di miele e di alcol,e la giusta conservazione dei prodotti per la stagione fredda e improduttiva.

#43617

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salve, esprimo il mio pensiero secondo me non vedo facile la faccenda la montagna può nascondere, ma e indubbiamente molto pericolosa se un gruppo decide di fare coltivazione o fare un piccolo allevamento deve destinare parte degli uomini alla sorveglianza e alla difesa tutti i giorni e tutto l'anno con uno spreco di risorse (un peso pesante per gli altri che dovranno lavorare il doppio ) mirare all' autosostentamento e fattibile solo il certe situazioni, non siamo in america dove le distanze possono essere enormi, i certe zone in italia la situazione e diversa ci sono zone sicuramente poco popolate e e con distanze lunghe dai vari paesi e città che garantiscono un certo isolamento, ma in altri posti sarebbe impossibile, l'idea e buona solo per alcuni gruppi organizzati con basi sul territorio e conoscenze che hanno caratteristiche molto specifiche nonchè di un numero consistente di uomini perchè penso che sotto un certo livello numerico e qualitativo questa alternativa sia destinata a fallire con conseguenze fatali per il gruppo.
Molto più utile se siamo pochi con donne e bambini al seguito, unirsi a una cittadina - paese con uomini forti al comando che sapranno reagire al ipotetico disastro, gestendo le proprie risorse e la zona di competenza creando una milizia per lavorare e la difesa per gestire tutte le varie problematiche, noi portando il nostro saper gli aiuteremo, dividendo il nostro destino e la nostra fame con loro.

#43619

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